Il gatto è strano. Il gatto è magico. Sente il tempo; gli umori. E’ indipendente. Per questo il suo affetto è così tremendamente prezioso. E poi, c’é il gatto eccezionale.
Questa è una storia alla Lucarelli, con un epilogo non felice, ma che regala forti emozioni da condividere.
E’ la storia di un gatto nero ed una giovane donna, che hanno condiviso un Natale speciale.
Una ragazza si trasforma in una giovane donna.
Ma cominciamo dall’inizio.
C’è una ragazza di 18 anni, a cui le regole vanno strette. E’ cresciuta in un ambiente in rivoluzione etico-sociale e lei ha saputo dare forma alla sua libertà. Prima di tutto: viaggiare, conoscere, condividere. Appena ha compiuto i suoi 18 anni, ha considerato: “Io, se sto qui, mi suicido. Devo partire, devo vivere!”
Uscire dai margini della pagina di protocollo e cominciare a disegnare il suo mondo: un mondo in cui crescere, un modo per dominare le proprie paure e trasformarle in conoscenza.
Così ha deciso di partire: senza soldi, senza patente, senza mezzi materiali; immersa in una situazione storica a dir poco delicata; lei, facendo tesoro dei suoi sogni e delle amicizie incontrate sulla sua strada, è partita!
Al suo ritorno, pochi mesi dopo, l’Italia intera è la sua casa. Il Sud l’ha rapita; come la Spagna. Ora parla spagnolo perfettamente ed ha amici da andare a trovare…sempre e ovunque. E perché no?18 anni si hanno una volta sola…la vita…il mondo!!!
Natale e le stelle.
Così per Natale scende in Calabria, dove le stelle rilucono più fulgide, a casa di Nonna Esterina. Lei e Aurora si godono il Natale in maniche corte… che giusto ci vuole una giacchetta, la sera, per stare fuori.
La sera della Vigilia: l’incontro col gatto.
E’ Amore?
Ma appena i loro occhi si incrociano: è amore a prima vista.
‘Passano la notte assieme‘, a passeggiare romanticamente… Lei lo irretisce col poco cibo che riesce a rimediare in giro quella sera. Lui si fa coccolare; addirittura prendere in braccio. Fusa e carezze si sprecano in una vigilia di Natale magica, con quel gatto nero accoccolato dentro alla giacchetta.
Al ritorno a casa di Nonna Esterina, il gatto però non può entrare. Nonna Esterina non vuole altri animali. La ragazza è ospite, ma il gatto nero miagola. Così rimangono a giocare dal balcone, con un filo di lana rossa che li collega fino all’alba, quando si addormentano: una sul letto, l’altro sul selciato del parcheggio sotto la finestra, fra i cespugli.
Un gatto maestro.
All’alba le voci di richiamo della ragazza lo trovano proprio lì.
Ma non si muove, anche quando la ragazza lo vuole svegliare.
Si è addormentato per sempre.
Forse una macchina distratta…
Le lacrime della ragazza non si contano.
Un affetto così grande e gratuito si conserva per la vita.
Vale una vita intera.
L’insegnamento del giovane gatto nero è tutto ciò che per noi significa Natale: gioire dell’affetto e della complicità che ci regala la vita.